Con lui abbiamo prima visitato in anteprima la grotta utilizzata per l'underterapy e poi siamo rimasti in ascolto all'interno del nostro Igloo delle parole di Montalbini e del valore di quella semplice costruzione.
Dopo la sua scomparsa mi piace riportare qui un suo pensiero:
"Se mi fosse permesso, una volta defunto, essere seppellito senza costrizioni di metallo e legno, il mio corpo trasmetterebbe energia a vermi e piante perpetuando l'utopico desiderio di eternità, ma in ogni caso, al momento del trapasso, quel sodalizio ideale dopo aver sognato di poter lottare e lottato per poter sognare, si dissolverebbe nell'aria.
Il corpo morente potrebbe quindi trasferire la vita, ma la mia cosiddetta anima sopravvivrà solo se avrò comunicato qualcosa. L'anima ha qualche possibilità in più di continuare ad esistere, anche solo nella memoria di qualcuno”.
(Maurizio Montalbini – Prima dell'Orizzonte)